LA MIA GENERAZIONE HA PERSO - Giorgio Gaber ~ Musica Ascoltata
giovedì 14 agosto 2008

LA MIA GENERAZIONE HA PERSO - Giorgio Gaber

Quanta amarezza in questo album. A partire dalla copertina, in cui campeggia il volto di un artista disilluso, che tenta anche di abbozzare un sorriso ironico, quello che forse lo caratterizza maggiormente ma che ormai egli stesso fa fatica a trovare.
Gaber denuncia la sconfitta di una generazione che non è riuscita a conquistare ciò per cui ha lottato. E lo fa con un'ironia pungente, con un sarcasmo tagliente, spietato, che non nasce dalla semplice delusione della sconfitta bensì dal modo con cui essa è maturata. La generazione di Gaber non ha perso con onore, semplicemente si è spenta, soffocata dalla propria stessa inettitudine e lui, come è logico, non può che puntare il dito, denunciarlo, costringere il malessere latente che ne è nato a venire allo scoperto, come un'infezione, un pus.
Si può sorridere ascoltando Gaber ma si prova anche un certo disagio quando si scopre che, di quella generazione, si faceva parte e si è fatta la stessa fine di tutti gli altri.
Cosa resta di tanta amarezza? Un incolmabile senso di perdita, un rimpianto sconfortante? Forse. Ma perché allora, anche nel momento più malinconico, il grande artista conserva sempre quella traccia dell'antico combattente, quel guizzo che, anche solo per un istante, giunge come un cambio di passo? Si ha la sensazione che tanto cinismo in realtà sia più una maschera, un riparo per proteggersi dalla sofferenza e che basterebbe anche solo un cenno per togliersi di dosso i panni dello sconfitto.
La mia generazione ha perso non è una semplice raccolta di canzoni. E` la testimonianza, si potrebbe dire quasi il lascito, l'eredità di un grande artista, del suo pensiero, della sua intelligenza quale è stato Giorgio Gaber.

                              

Anno di pubblicazione: 2001
Titoli brani:

  1. Si può

  2. Verso il terzo millennio

  3. Il conformista

  4. Quando sarò capace d'amare

  5. La razza in estinzione

  6. Canzone dell'appartenenza

  7. Il potere dei più buoni

  8. Un uomo e una donna

  9. Destra - sinistra

  10. Il desiderio

  11. L'obeso

  12. Qualcuno era comunista


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