SIX DEGREES OF INNER TURBULENCE - Dream Theater ~ Musica Ascoltata
domenica 23 agosto 2009

SIX DEGREES OF INNER TURBULENCE - Dream Theater

Negli ultimi anni si sono criticati alcuni gruppi metal perché diventati un po' troppo "commerciali". Album considerati pietre miliari nella storia del genere vengono seguiti da mediocri lavori che sacrificano un sound ostico ma affascinante per uno più orecchiabile ma scontato.
Per i Dream Theater accade invece che vengano criticati per il motivo contrario, cioé esagerano nel cercare a tutti i costi la complessità compositiva, al punto da mettere in difficoltà l'ascoltatore nel seguirli attraverso i loro labirintici cunicoli sonori.
C'è da dire che da questo album in poi, i Dream Theater pongono le basi per un'impostazione sonora che verrà mantenuta in tutti i successivi lavori. Si nota infatti come, se da un lato nei primi cinque album in studio era evidente un'evoluzione da un punto di vista stilistico, da ora in avanti lo stile tende a stabilizzarsi. Il gruppo incentra la propria ricerca artistica più sul lato creativo/compositivo, dedicandosi a quello sonoro solo marginalmente, operando qualche ritocco qua e là ma mantenendo una certa coerenza. Ecco allora che prende piede un'impostazione più heavy, più chiassosa, mentre i brani si fanno sempre più prolissi, somigliando a una sorta di arrampicata su scale toniche con velocità impossibili e scambi strumentali al limite dell'umano.
In molti sostengono che si sia passato il segno, che si badi più alla fredda tecnica che all'aspetto emozionale dei brani. Chiaramente c'è una componente soggettiva che non si può ignorare, dal canto mio ritengo questo un album poco significativo nel percorso artistico della band, dove emerge più una confusione creativa che una chiara direzione mentale, dove giusto in uno o due brani si fa sentire lo spirito del gruppo e il messaggio che esso intende proporre. Per il resto, i Dream Theater, con Six degrees of inner turbulence non sembrano riuscire a raggiungere l'ascoltatore in modo efficace. Troppo intricato, troppo ermetico, alla fine ciò che rimane è un gran frastuono e poco più.

                              

Anno di pubblicazione: 2002
Titoli brani:

    Disc 1
  1. The Glass Prison

  2. Blind Faith

  3. Misunderstood

  4. The Great Debate

  5. Disappear

  6. Disc 2
  7. Six Degrees of Inner Turbulence

  8. a. Overture
    b. About to Crash
    c. War Inside My Head
    d. The Test That Stumped Them All
    e. Goodnight Kiss
    f. Solitary Shell
    g. About to Crash (Reprise)
    h. Losing Time/Grand Finale

Ulteriori informazioni sui Dream Theater
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