ARK - Ark ~ Musica Ascoltata
venerdì 9 maggio 2008

ARK - Ark

Fra le perdite che la scena progressive metal internazionale ha subito nel tempo, questa è di certo una delle più gravi. Il trio degli Ark, di cui la band era inizialmente composta, era stato in grado infatti di dare alla luce un lavoro fra i più interessanti degli ultimi dieci anni, al quale ne era seguito un altro di altissimo livello (tra l'altro con l'inserimento di altri due elementi in formazione), dopodiché il silenzio.
Il primo album che prende il nome dal gruppo stesso è così ricco di spunti che francamente è difficile decidere da che parte cominciare. La verità è che, racchiuso in unico lavoro, c'è veramente di tutto, tanto che viene il dubbio se sia corretto applicare un'etichetta a un lavoro come questo. Gli Ark sono eccezionali sia a livello compositivo che esecutivo, il loro stile è aggressivo ma anche dolce, drammatico ma anche ironico, carezzevoli momenti di tenerezza si alternano a brutali sfoghi di rabbia, immagini solari prendono il posto di paesaggi oscuri e disperati.
Questo è un disco che si può ascoltare per ore, senza stancare, vuoi per la bellezza dei brani, vuoi per la bravura degli esecutori (fra i quali spicca l'incredibile voce di un Jorn Lande “apocalittico”). E` davvero un peccato che una band così riuscita abbia avuto vita così breve.

                              

Anno di pubblicazione: 2000
Titoli brani:

  1. Burning down

  2. Where the winds blow

  3. The hunchback of Notre Dame

  4. Singers at the world's dawn

  5. Mother love

  6. Center avenue

  7. Can't let go




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